Vedo, sento, parlo.

Tre parole scritte in nero sul muro della piazzetta di Fiorano Modenese dedicata ad Angelo Vassallo. Tre parole che raccontano dell’essere umano. Vedere: accorgersi di ciò che ci circonda, prenderne nota, e far passare dagli occhi l’insegnamento. Sentire: ascoltare, ragionare, ma anche empatizzare, in profondità. Parlare: prendere posizione, esporsi con coscienza una volta processato quanto si è visto e sentito. Stare nel mondo significa questo: valutarlo, costantemente, e muoversi tra le sue regole, di natura o di cultura. Stare nel mondo significa vederlo, sentirlo, e poi riprodurlo nel linguaggio. Sono gli stessi elementi di cui necessita la lotta contro le mafie: riconoscerle nella dinamica e nella cultura, per poi denunciarle.

Oggi la criminalità organizzata non è più ‘coppola e lupara’ e non ha più bisogno di sparare, ma si presenta con il volto rassicurante di professionisti in grado di offrire soluzioni e servizi a basso costo.

Dal 2015, in concomitanza con il primo Processo Aemilia, l’Emilia-Romagna si è scontrata con una dura verità, in cui il mondo istituzionale e imprenditoriale ha sottovalutato un fenomeno che ha pervaso a vari livello la società. Prenderne coscienza è fondamentale, per non rischiare di abbassare gli occhi o tapparsi le orecchie davanti a un’ingiustizia o a un atteggiamento criminale o intimidatorio. Perché il primo modo per contrastare un fenomeno, è riconoscerlo, vederne i tentacoli sommersi che contaminano gli aspetti più sottili dell’economia e della cultura.

Il progetto GAL - GenerAzione Legale promosso dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, nasce per questo motivo. Dalla necessità di offrire quanti più strumenti possibili alla comunità, ma soprattutto alle nuove generazioni, per decifrare, riconoscere, combattere e prevenire il fenomeno mafioso nelle sue numerose sfaccettature. È un progetto articolato, che vede in prima linea i Comuni al fianco di Forze dell’Ordine, Associazioni di categoria e terzo settore in modo da permettere un’azione capillare e coordinata che possa arrivare a tutta la comunità. Laboratori nelle scuole, ospiti, momenti divulgativi e di testimonianza diretta per solidificare i legami di solidarietà e le possibilità di azione di una comunità unita nei valori dell’antimafia.

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C’è un’altra frase scritta di fianco a Vedo, sento, parlo nella piazzetta Vassallo. Recita così: Gli uomini passano, le idee restano, la celebre frase di Paolo Borsellino. Non è importante se non avremo il tempo per vedere sconfitta la criminalità organizzata. Il nostro scopo è seminare, ogni giorno, ogni ora, con i mezzi a nostra disposizione, per preparare il futuro. Incoraggiare a vedere, sentire, parlare come solo sanno fare gli esseri umani.

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