Morena Silingardi

  • 34 min

Vicesindaco del Comune di Fiorano Modenese e Assessore alle Politiche Culturali.
Morena Silingardi ci offre la sua visione sul concetto di Legalità e su come provare a perseguirla anche nella vita quotidiana.

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Ottavia Piccolo

  • 5 min

Ottavia Piccolo è un’attrice e racconta la figura di Elda Pucci, prima e unica sindaca di Palermo negli anni ‘80, che interpreta nello spettacolo Cosa Nostra spiegata ai bambini, di Stefano Massini. L’abbiamo intervistata in occasione della sua partecipazione alla rassegna DA LEI A NOI: riparare con arte.

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Paolo Bonacini

  • 28 min.

Giornalista.
Ingaggiato dalla CGIL dal 2015 per raccontare alla comunità di lavoratori il Processo Aemilia. Il giornalista ripercorre alcuni fatti di cronaca e incoraggia l’importanza del confronto collettivo contro l’illegalità.

 

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Sara Donatelli

  • 19 min.

Militante di “Mafie sotto casa”.

Sara ci racconta il lavoro che fa lei assieme al suo gruppo per dimostrare che le mafie non sono invisibili. Si fanno sentire.
Bisogna solo saper leggere i segnali che il territorio manda.

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Stefano Tè

  • 8 min

Intervista al direttore artistico del Teatro dei Venti Stefano Tè, con il quale abbiamo indagato il significato di teatro sociale, ponendoci la domanda “esiste oppure no?” e scoprendo come è nei contesti di rottura che l’arte si alimenta e diventa un progetto puro.

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Tatiana Giannone

  • 3 min

Tatiana Giannone è la referente nazionale del settore beni confiscati di Libera. Ad aprile 2024 ha partecipato alla tavola rotonda promossa dal Comune di Fiorano Modenese nell’ambito del progetto Una casa e una dispensa che restituisce alla Comunità del Distretto dei beni confiscati alla mafia.

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Vincenzo Colla

  • 7 min

Intervista all’Ass. Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, alla Green economy, al lavoro, alla formazione e relazioni internazionali – Regione Emilia Romagna al quale abbiamo chiesto un parere sul ruolo della formazione all’interno del mondo scolastico e sui luoghi di lavoro per costruire una cultura della legalità.

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C’è chi è nato in Argentina e fin da bambino ha sempre sentito associare l’Italia alla mafia; chi è nato in un quartiere del sud Italia dove le auto prendevano fuoco come fiammiferi; chi studiando legge ha scoperto che legalità fa rima con giustizia più di qualunque altra parola tronca. Persone del nostro territorio che per motivi diversi e con mezzi diversi hanno scelto di dedicare la loro vita al contrasto della criminalità organizzata. Persone che hanno scelto di non aderire ad una tendenza omertosa. Persone che hanno scelto, ancora prima che il problema delle mafie venisse scoperto in Emilia Romagna, di contribuire al mondo dell’antimafia con la loro competenza, energia e organizzazione. Scegliere. Perché il contrasto di un fenomeno che sembra dominare in maniera definitiva le nostre vite, passa anche da piccole scelte, costanti e quotidiane. Passa dall’informazione e dalla consapevolezza. Passa dalla voglia di capire e di sentirsi parte determinante di una comunità. Persone diverse ma con un elemento comune: nessuno è profeta.

Un punto importante, questo, perché se passo dopo passo, scelta dopo scelta, sarà possibile distruggere la criminalità organizzata, questo potrà avvenire anche grazie alla scelta delle parole. Perché la legalità è un tema complesso e sconfinato, che spesso viene trattato con un’unica narrazione che vede martiri come protagonisti. Una narrazione fondamentale ed emozionante, ma che ha delle conseguenze sulla percezione del fenomeno. Come ad esempio di rendere visibile e riconoscibile l’azione della criminalità organizzata solo quando violenta, e di miticizzare l’esempio dei protagonisti, tanto da convincere che solo eroi ed eroine siano in grado di opporre resistenza.

Ma il punto è che non esistono persone destinate alla lotta alle mafie. Profeti, eroi, supereroi. Esistono, solo, persone che scelgono.

Nessuno è profeta è l’archivio di video interviste del progetto GAL, dove sono raccolte le testimonianze di persone che ogni giorno scelgono di non essere indifferenti e provano ad organizzare il proprio sentimento di giustizia lavorando affinché il nostro mondo abbia un’alterativa. Istituzioni, associazioni e professionisti che aiutano ad arricchire la narrazione predominante consegnando alle nuove generazioni esempi e spunti di riflessione preziosi.

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